I Simple Minds tra poche ore suoneranno all’Arena di Verona per celebrare i loro quaranta anni di carriera co il tour “40 years of hits tour”. Dalle voci di corridoio si sa che ci saranno i pezzi più famosi del gruppo che dal lontano 1977 incantano un pubblico davvero ampio.
In quell’anno Jim Kerr insieme a Charlie Burchill fondano il gruppo a Glasgow. Ai due si uniscono poi il bassista Derek Forbes, il tastierista Mick MacNeil e il batterista Brian McGee. È il 1979 quando pubblicano l’album d’esordio “Life in a Day” contenente tracce come l’omonimo singolo, “Destiny”, “Wasteland” e “Chelsea Girl”. Questo primo disco si inserisce nel filone della musica elettronica post-punk che in quegli anni ottiene sempre più successo.
Per tre anni consecutivi pubblicano album uno dietro l’altro intitolati “Real to real cacophony”, “Empires and dance” e “Sons and fascination/sister feeling call”. L’attenzione mediatica nei loro confronti cresce sempre di più e nel 1980 firmano con la Virgin Records grazie alle buone parole di Peter Gabriel.
Nel 1982 arriva il nuovo batteristi Mel Gaynor e la band pubblica l’album “New gold dream (81-82-83-84)” che diventa un punto di riferimento per la New Wave, termine utilizzato per indicare un movimento musicale che nasceva proprio in quel periodo. Il concetto di New Wave descriveva gruppi musicali che pur non suonando musica punk in senso stretto, avevano forti legami con essa. All’interno di questo innovativo album brani come “Someone somewhere in summertime” e “New gold dream” che hanno consacrato la band ad una fama mondiale.
Il singolo dei Simple Minds che però davvero tutti conoscono è “Don’t you (Forget about me)” diventato la colonna sonora del film “Breakfast club”. Nel 1985 pubblicano l’album “Once upon a time” che raggiunge i primi posti di tutte le classifiche mondiali in poco tempo. Nel disco contenuto il singolo “Alive and kicking”.
Gli anni Novanta si aprono con una crisi del gruppo, il tastierista McNeil si dimette dalla band e i Simple Minds perdono di fatto l’elemento chiave. Tutte le melodie degli anni precedenti erano state infatti pensate interamente da McNeil. Ci metteranno un po’ a ritrovare un equilibrio ma l’impresa riuscirà con la pubblicazione del disco “Good news from the next world” al cui interno singoli dal successo clamoroso come “She’s a river” e “Hypnotized”.

Negli anni Duemila tentano di pubblicare alcuni album ma con scarso successo; per un ritorno sulla scena degno di nota bisognerà aspettare il 2015 con l’annuncio di un Greatest hits tour in Inghilterra per celebrare i 35 anni di carriera. Nel frattempo, esce anche il disco “Big music” anticipato dal singolo “Honest town” con cui la band rassicura il suo pubblico di essere tornati al successo di un tempo.
Stasera sono pronti ad incantare la città dell’amore e sono attesi spettatori da tutte le parti di Italia e non solo. Di seguito la possibile scaletta di questo imperdibile concerto. Ecco la possibile scaletta del concerto dei Simple Minds all’Arena di Verona:
- Act of Love
- Love Song
- Let There Be Love
- Glittering Prize
- Promised You a Miracle
- Book of Brilliant Things
- Mandela Day
- First You Jump
- Belfast Child
- Theme for Great Cities
- King Is White and, in the Crowd,
- Waterfront
- She’s a River
- Once Upon a Time
- Someone Somewhere in Summertime
- See the Lights
- All the Things She Said
- Don’t You (Forget About Me)
- Let It All Come Down
- New Gold Dream (81/82/83/84)
- Speed Your Love to Me
- Alive and Kicking
- Sanctify Yourself