Romeo & Drill, dopo aver superato le selezioni di Area Sanremo, sono ufficialmente entrati a far parte del novero degli artisti che il 16 dicembre gareggeranno a Sanremo Giovani. Il duo musicale, formato da Patrizio Romeo, in arte Romeo, e da Francesco Medi, detto Drill, porterà sul palco della kermesse “Giorno di scuola”.
Il brano con cui cercheranno di conquistare uno dei sei posti per accedere alla gara dei big di febbraio è un energico pezzo indie-pop dedicato a un amore scanzonato e luminoso. Nel testo numerose le immagini con cui si fa riferimento ad un’ipotetica lei cui sono indirizzate le parole degli artisti. L’avventura Sanremo Giovani arriva dopo anni di duro lavoro, infatti il progetto musicale firmato Romeo & Drill inizia nel 2019 quando esordiscono con “Chissenefrega”. Nel 2021 iniziano invece la collaborazione con Leave Music pubblicando “Sono ancora morto”.
Per conoscere meglio il duo e scoprire i dettagli relativi a “Giorno di scuola” abbiamo avuto l’occasione di scambiare quattro chiacchiere con Romeo & Drill prima della finale del 16 dicembre.

Ci dite ciascuno un pregio e un difetto dell’altro?
Drill: Per quanto riguarda Romeo il pregio è la determinazione, la voglia e la costanza che impiega nella musica, il difetto forse è quello di essere troppo impulsivo su alcune scelte!
Romeo: Il pregio di Drill è sicuramente quello di essere capace di andare oltre le apparenze delle persone. Ha la maturità di conoscere al massimo qualcuno prima di dare un giudizio e di conseguenza di comprenderne i gesti e le azioni provando a giustificarle. Il difetto è quello di essere troppo silenzioso in molte occasioni senza dare il proprio punto di vista su determinate scelte.
Come nasce “Giorno di scuola”?
“Giorno di scuola” nasce come tante delle nostre canzoni! Romeo suona la chitarra già da piccolo ed in questo caso ha dato una linea melodica al brano quasi da subito. Insieme a Drill abbiamo lavorato sulla stesura del testo (come facciamo sempre) ed è uscita questa freschezza incredibile.
Nel testo ad un certo punto cantate “Sei come il mio primo ultimo giorno di scuola”, che ricordi avete degli anni passati tra i banchi?
Diciamo che a scuola non eravamo due fenomeni hahah, ma sicuramente le emozioni che abbiamo provato tra i banchi sono state fondamentali per poterci esprimere nella musica descrivendo i dettagli più significativi.
Vi sareste mai immaginati di essere tra i concorrenti di Sanremo Giovani?
Non ci saremmo mai immaginati di essere a Sanremo giovani, anche se avremmo voluto tantissimo partecipare. Sicuramente ci aspettavamo di essere ancora una volta insieme nel fare musica. Siamo onorati e felicissimi.
Chi temete di più dei vostri avversari?
Non temiamo gli avversari, non per modestia ma per determinazione. Li abbiamo conosciuti e sono tutti bravissimi e simpaticissimi, vogliamo solo fare del nostro meglio pensando unicamente a chi siamo noi, concentrandoci al massimo!
Indipendentemente dalla kermesse, quali sono i vostri progetti musicali futuri?
Di progetti futuri ne parliamo sempre, abbiamo tanta roba in cantiere e ben delineata. Lo vedremo!