Giuse The Lizia, 21 anni, affonda le sue radici nella scuola indie pop italiana. Sincera è il singolo che gli ha permesso di rientrare tra i 12 finalisti di Sanremo Giovani, di cui 6 avranno la possibilità di esibirsi durante le serate ufficiali del Festival. Il verdetto lo sapremo questo venerdì 16 dicembre ma, nel mentre, abbiamo scambiato due chiacchiere con Giuseppe che ci ha raccontato della sua musica, delle sue emozioni e anche di altre passioni.

Una carriera iniziata da poco per Giuse The Lizia, solamente nel 2021 con il singolo Vietnam, ma un’estate intensissima che lo ha visto ospite in alcuni tra i più importante festival italiani, tra cui il Mi Ami milanese.

GIUSE THE LIZIA è pronto a tornare presto live con il One more time Tour 2023, il primo tour nei club dell’artista che toccherà alcune delle città italiane a cui è più legato. Un nuovo viaggio dal vivo di Giuse The Lizia che partirà il 12 gennaio da Bologna presso il Covo – città adottiva di Giuse nonché tappa già sold out – la seconda data sarà il 13 gennaio a Milano presso l’Arci Bellezza – di cui restano pochissimi biglietti – e il tour si concluderà nella sua Sicilia – propria terra natale – il 18 gennaio a Palermo presso I Candelai

Intervista a Giuse The Lizia

Partiamo dalla domanda di rito, cosa ti passa nella testa e nel cuore in questi giorni? come ti senti?

“É un periodo abbastanza pieno di sentimenti diversi. C’è sicuramente un po’ di ansia, comunque si sta avvicinando una cosa abbastanza grossa. Dall’altra parte c’è tanta voglia di spaccare, di portare su quel palco la musica che faccio e tutta la fatica degli ultimi mesi. Si vive un po’ in questo limbo di emozioni”.

Parliamo di Sincera, come nella maggior parte dei tuoi brani, anche questo ha una base abbastanza up-tempo, ma un testo che, come citi, può lasciarti dei tagli sul cuore. Come mai la scelta di dar vita a questi brani ossimorici?

“Ossimoriche è figo come definizione, è quello che uso spesso anche io quando racconto i testi. La mia comfort zone di scrittura è quella lì perché alla fine sono le cose che mi capitano nella vita, difficilmente riesco a scrivere altro se non mie esperienze dirette. Ogni tanto poi arriva qualche pezzo up-tempo ma, a livello di tematiche, siamo sempre lì ed è una cosa su cui vorrei lavorare un minimo. Ci sono pezzi, nel disco che verrà, in cui esploro altri temi però, per Sanremo, ci sembrava un giusto compromesso fare quel pezzo lì che ti fa anche un po’ ballare, però allo stesso tempo mantenere il mio tema principale”.

Tu, quando sei triste, ascolti canzoni up-tempo oppure ballad strappalacrime così da sfogarti del tutto?

“Sì, ballad super emotional. Ultimamente sto bello dentro l’ultimo album di Joji… Die For You, Glimpse Of Us. Belle pesanti…”.

One More Time“, il singolo precedente, fa da spartiacque in qualche modo presentando la tua nuova fase musicale, da cosa è caratterizzata?

“Come anticipavo prima da un’esigenza che avevo di parlare anche di altre cose, toccando temi un po’ diversi che comunque mi appartengono però. Musicalmente abbiamo costruito il pezzo partendo da voce e piano portandolo poi verso sonorità che ancora non avevamo esplorato. Sicuramente è uno spartiacque perché abbiamo tentato di fare qualcosa di diverso, che poi è quello che facciamo nel disco che uscirà”.

Ho letto un po’ di te in giro e so che ti piace anche il cinema. Se ti fossi approcciato a quel mondo lì, che personaggio pensi sarebbe stato perfetto per te?

“Quando penso a me, la prima cosa che mi viene in mente, forse a livello estetico, mi sono sempre rivisto in molti personaggi dei cartoni di Tim Burton. Da poco ho riguardato la sposa cadavere e, se mi metto un po’ di trucco, potrei essere il protagonista in qualche live action, senza saper recitare però (ride ndr). Però sì, su due piedi questa associazione mi sembra bella”.

Parliamo di Sanremo, penso che nel clima di Sanremo Giovani si creino tante amicizie, perché alla fine siete tutti nella stessa situazione, condividete gli stessi sogni. C’è qualcuno con cui hai legato?

“Io, umanamente, non conoscevo i ragazzi di Sanremo Giovani, solo a livello musicale. Abbiamo fatto una giornata tutti insieme per delle attività promozionali e abbiamo chiacchierato con tutti, Mida, Olly, Sethu, Gianmaria, Shari… Quest’anno oltre ad essere tutti molto forti, siamo proprio tutti dei regaz che vengono dallo stesso mondo e, umanamente, ci troviamo tanto tra di noi”.

giuse the lizia

Bellissima la scelta di Amadeus di lasciare, nel cast di quest’anno, così tanto spazio a voi giovani. Come hai reagito alla notizia dei 6 posti nel cast ufficiale di Sanremo 2023?

“É una figata! É stato un colpo di scena interessante che non ci aspettavamo. Qualcuno dice che girava la notizia, ma tra artisti e etichette penso che nessuno sospettasse nulla del genere. La verità statistica è che le chance si raddoppiano per tutti, ne passa uno ogni due, quindi c’è il doppio della forza e della voglia di arrivare lì. Che poi è una cosa in più che arriva al netto di un percorso fichissimo che ci ha portati tutti e 12 alla finale di Sanremo Giovani. Già di base siamo presi benissimo”.

La lista dei big ce l’abbiamo, il cast è ormai quasi al completo, chi sei curioso di vedere di più su quel palco?

“Sono curioso di Colapesce e Dimartino, perché penso che andare ad eguagliare il successo della precedente hit sia bello complicato, però io li stimo entrambi artisticamente quindi sono super fiducioso. Poi mi aspetto un botto da Lazza. Lui comunque è un pianista, ha uno spessore artistico non indifferente, quindi secondo me può spaccare”.

Chiudiamo come al solito, parlando di sogni ed obiettivi. Cosa ti aspetti dal tuo futuro artistico?

“Mi aspetto di continuare a fare le cose che abbiamo fatto fino ad ora. Al di là della prospettiva Sanremo Big, che è una figata, abbiamo un mini tour di tre date, di cui due sono sold out e non me lo sarei mai aspettato, poi abbiamo il disco che deve uscire… C’è un sacco di roba da fare e l’obiettivo è quello di fare tutto al meglio. Il resto verrà da sé”.