Rosa Chemical, all’anagrafe Manuel Franco Rocati, è il giovane artista che nell’ultimo anno ha fatto numeri da capogiri e si appresta ad andare a Sanremo con il brano “Made in Italy”. Si tratta di un pezzo anticonvenzionale con cui Chemical porterà sul palco più importante di tutti temi come amore, sesso, libertà e tradimento. Un singolo dalla duplice copertina, una adatta alle policy di social e piattaforme di streaming, l’altra decisamente priva di censura e che troverà spazio sulla piattaforma Only Fans.
Rosa Chemical è pronto a compiere una rivoluzione diventando il primo artista a caricare su OF la cover di un singolo musicale. Per il progetto si è avvalso della collaborazione di Alex Mucci, la più famosa content creator della piattaforma, nonché attivista impegnata in campagne come l’eliminazione della censura dei capezzoli femminile sui social.
“Made in Italy” è una canzone leggera dal punto di vista musicale, che arriva abbastanza in fretta, è un pezzo cassa dritta con un ritornello che si può ascoltare e cantare e ballare, ma il messaggio non è così semplice come si può pensare. Nel brano allusioni esplicite ad un nuovo tipo di amore, non convenzionale, che sdogana l’idea tradizionalista della famiglia composta solo da una mamma e un papà. Per Chemical l’amore è molto di più e in “Made in Italy” racconta cosa ne pensa. Abbiamo incontrato l’artista per scoprire qualcosa di più su questo brano che si appresta (finalmente) a sconvolgere l’opinione pubblica. Siamo certi che quest’anno sul palco dell’Ariston ne vedremo delle belle e Rosa Chemical farà sicuramente parlare di sé.
È nata per sanremo?
Non è nato per Sanremo ma per parlare di temi che mi toccano..
Tu hai detto che ti sei presentato con altri due brani prima di questo, ma erano molto differenti da questo perché li hai adattati tu su un’idea che avevi tu in testa su come poteva essere il festival o in realtà eran anti così e ci hai provato lo stesso?
Allora io non ho fatto niente direttamente per il Festival, avevo queste due canzoni che erano un po’ più digeribili per Sanremo. Però loro mi hanno detto “Vogliamo Rosa Chemical”
Quindi non erano in quattro quarti e cassa dritta?
Volevano qualcosa di ancora meno digeribile, io penso si riferissero un po’ di più alle sonorità e alle parole, al messaggio. Chiaramente dire “Voglio Rosa Chemical a Sanremo, in che senso?” Anche perché è un palco dove io non posso dire proprio quello che voglio, posso farlo solo in un certo modo.
Infatti non ti ha stupito questa cosa?
Un po’ ho ammorbidito, l’avrei detto in un modo un po’ più spinto. Diciamo che mi sono contenuto nel linguaggio ma la forma e il pensiero son rimasti i miei. Fortunatamente ho anche trovato un’apertura mentale da parte di chi ha organizzato il Festival, che secondo me sta veramente andando verso una direzione figa. Il fatto già di dire “Non vogliamo niente di annacquato, vogliamo te”, chiaramente nei limiti di quello che è la Rai, io l’ho apprezzato molto. Mi sento a mio agio con questa canzone.
La seconda copertina dove andrà?
Alex Mucci è la top creator di Only Fans e ha 7 milioni di followers ed è nell’ambiente da tanto tempo. Noi siamo i primi in Italia a pubblicare la copertina originale di un singolo su Only Fans, che è una piattaforma che nasce per supportare direttamente gli artisti. Su Only Fans posso pubblicare quello che mi va senza censura. Lei sta supportando attivamente il nostro progetto perché è stata una delle prime a battersi contro la censura. Io son sempre stato contrario alla censura dei social, son stato bannato 4 volte da Instagram. E quindi la copertina andrà su Only Fans.

Ma come gliela spieghi questa copertina alla sciura Maria di 80 anni che guarda rai 2?
Glielo spiego allo stesso modo di come l’ho spiegato a voi. Mi soffermerei sul dire che questa ragazza non è una prostituta, ma una ragazza che lavora.
Rosa Chemical cosa pubblica su Only Fans?
Noi parliamo sempre di donne, ma ci sono anche molti uomini che lo fanno. Adesso Only Fans ha rimosso un sacco di contenuti perché è cambiata la policy. Una volta non c’era l’obbligo di taggare tutte le creator, io infatti ho fatto contenuti con molte mie amiche che però non pubblicavano, ho fatto un sacco di shooting fotografici. Me le hanno cancellate tutte perché ora ce l’obbligo di taggare tutti, e non avendo messo il tag perché le persone non volevano essere taggate, i contenuti son stati rimossi. Adesso non puoi più pubblicare pissingi , per chi non lo sapesse quindi urina, non si può più pubblicare fisting, quindi dilatazioni di vari orifizi.
Tu hai un milione e centomila like, hai 23 post e costi 12 euro al mese, quali sono stati i tuoi feedback come creator?
Per me è un argomento super normale, io già avevo pubblicato qualcosa di un po’ più spinto su Twitter per gioco. Avevo messo qualche foto e vedevo che comunque i ragazzi e le ragazze volevano vedere molto di più, quindi mi sono lanciato. All’inizio è stata una figata, c’è stata molto hype. Non è il mio primo lavoro, io faccio musica, o meglio io faccio arte in generale. Curo produzioni di video e dei miei pezzi, dipingo, ho tatuato, sono un grafico. Non mi fermo a una sola cosa, perciò non volevo che la prima cosa fosse Only Fans.
Qual è la differenza per te tra amore, sesso e tradimento? Potresti mai stare con qualcuno che ti dice che vuole una relazione monogama?
No, io non mi sento monogamo e non riuscirei, io sono molto promiscuo, non mi basta una persona sola. Ho una relazione aperta con una ragazza.
Ma è una questione fisica o semplicemente mentale?
È più una questione fisica, sono cose molto vicine in realtà. Se non ti prende una persona fisicamente ma solo mentalmente (o viceversa) non credo possa funzionare. Il mio bisogno è fisico, io ho scelto di avere una relazione con questa persona perché mentalmente e fisicamente mi trovo bene e sono soddisfatto, ma comunque ho bisogno della promiscuità.
Quindi su Sanremo farai il bravo?
No, fare il bravo per me non esiste.
Lei sarà con te a Sanremo?
Verrà a Sanremo ma non sarà con me perché quando mi trovo in queste situazioni io ho bisogno di una stabilità mentale che comunque la relazione non mi dà. In quei giorni lì ho bisogno di non essere impegnato attivamente, un’astinenza dalla mia relazione durante Sanremo.
Come funziona la tua relazione? Cos’è per te un tradimento?
Io sono stato sincero, dall’altra parte mi serve sincerità; quindi, mi serve una persona che sia onesta. Dal momento in cui si ha una relazione aperta però non vuol dire non avere rispetto. Ti si aprono varie strade, è complicato da gestire. Nella mia relazione il limite che ho è sul dormire. Alla mia ragazza dà fastidio che io spenda del tempo dormendo e facendo cose più intime con altre persone. Tu sei libero di farlo, però mi fa stare male che dormi con altre.
Ci si dice subito se una cosa la si vuole sapere o meno. Se si sceglie di dirlo, non dirlo, è tradimento. Ci promettiamo che possiamo fare qualsiasi cosa, ma nel momento del bisogno siamo noi due. Una bugia per me è tradimento. Alla fine non penso che il sesso definisca l’amore. Siamo abituati a un concetto egoistico dell’amore che è tutto un dare per ricevere, perché dare e basta, no? io invece penso che amore sia dare a prescindere.
Credi che l’Italia sia pronta per un progetto come il tuo?
No, però qualcuno deve essere il primo a parlarne così apertamente. Il discorso entra più nel tecnico, tolto il “Triangolo” di Renato Zero, non l’ha mai fatto nessuno. Qui si parla di poliamore, polirelazioni, di temi che stanno uscendo adesso, mille tipi di amore nuovo. Mi sento di dire non che l’amore vecchio sia sbagliato, ma mi sento di dire “Ragazzi e ragazze sta nascendo dell’altro, si sta normalizzando un altro tipo di amore”.
Nel videoclip come l’hai tradotto?
Non l’ho scritto io, ho dato qualche contributo
E come ti trovi?
È una scelta per la mia salute mentale, sono molto stressato in questo periodo, non ero pronto a tutto questo stress. Oltre all’emozione, psicologo, lezioni di canto, io non ho mai cantato nella mia vita.
Oggi ti senti pronto onestamente?
Da uno a dieci oggi mi sento pronto sette. Ho preso la cosa seriamente, non voglio andare a fare il cretino.
Qual è la tua paura più grande in questo Sanremo?
Io sono un soggetto ansioso e soffro di attacchi di ansia e l’unica paura che ho è un attacco di panico mentre sono lì. Una volta mi è successo durante un mio concerto, son dovuto scappare. Ho paura che mi si ripresenti quello, in realtà sto affrontando la cosa bene e sto seguendo un percorso con uno psicologo.
Sarà con te a Sanremo lo psicologo?
Penso proprio di sì.
Prima di salire hai un rito scaramantico?
No, ho un flacone che si chiama Olio del re, rimedio naturale che è un miscuglio di quelle robe omeopatiche per dieci. Andrebbe diluito con acqua ma io me lo spalmo ovunque così mentalmente mi tranquillizza. Me lo metto sotto il naso e mi fa respirare meglio, me lo metto sulla gola e mi dà una sensazione di freschezza. Senza non salgo sul palco.