“Corso Vittorio Emanuele presa in ostaggio dai chitarrini, mezza via presa in ostaggio da questi con la batteria che spaccano i timpani. Nell’altra metà c’è uno che fa le acrobazie. Cioè non si riesce a camminare in città… Devono esibirsi. Inquinamento acustico!”. Ha detto così, pochi giorni fa nelle sue stories, l’influencer Giulia Torelli passeggiando per le vie che costeggiano il Duomo di Milano. Vi abbiamo parlato più volte, sul nostro sito, dell’arte del busking di come sia nato e di quanto, per molti artisti busker, diventi un trampolino di lancio per la loro carriera.
Un intervento, l’ennesimo da parte di Giulia Torelli, estremamente fuori luogo che si fa portavoce di tutte quelle persone che non riescono ad analizzare le cose nel profondo e per cui l’empatia sembra quasi una cosa sconosciuta… Ma poi, stiamo camminando in una delle città più vive d’Italia, un paese che si nutre e ci fa nutrire ogni giorno di cultura e di arte, una città, Milano, che anno dopo anno si riconferma la città della musica. Se proprio si desidera il silenzio della passeggiata onirica forse sarebbe meglio optare per un paesaggio di montagna.
Una polemica sterile ed inutile che, ovviamente, ha portato i busker, e non solo, a dire la loro sull’argomento. A parlare, su TikTok, Luca Bizzarri attore noto per per il duo Luca e Paolo. Giustamente, è bene ricordare, che molti di quei busker, artisti di strada, che siano cantanti, strumentisti, acrobati o ballerini, hanno studiato per fare quello, o semplicemente hanno talento e tanto di cappello a quei ragazzi che escono dalle loro camerette e portano l’arte per le strade delle città ipnotizzando, per la maggior parte delle volte, i passanti che si fermano ad ascoltarli e a guardarli.
É bene inoltre ricordare, come anticipato, che l’arte del busker diventa per molti un trampolino di lancio per la propria carriera. Pensiamo ai Maneskin, dal busking in Via del Corso a Roma sono arrivati a conquistare il mondo intero, o a Ed Sheeran e Justin Bieber, due delle popstar più influenti al mondo, anche loro facevano i “chitarrini” di fronte ai teatri con un sogno gigante nel cuore: quello di rendere la loro passione un lavoro.
Federico Baroni parla dei busker
Ma nel cuore del busker c’è un sogno ancora più grande, la volontà di condividere con la gente che passa per strada, gente qualunque mai vista prima, la propria passione per la musica e riuscire a far provare loro, anche solo per pochi minuti, lo stesso calore che riesce a scaldare le loro anime quando cantano.
Non è mancata, giustamente, la risposta di Federico Baroni, senza dubbio uno dei busker più amati d’Italia e che, dell’arte di strada ne ha fatto un lavoro arrivando a firmare contratti discografici importanti e pubblicando brani che, per molti, diventano la colonna sonora delle proprie giornate.
Lo dice nel video Federico (e ce lo ha raccontato anche in una vecchia intervista) quanto per lui sia importante l’arte di strada nonostante, in qualche modo, lui sia diventato un’artista completo a tutti gli effetti e lo dice con le lacrime agli occhi dall’emozione ricordando i giorni in cui, per le strade di Londra, si esibiva vedendo così tanta gente fermarsi per lui.
Lo sappiamo, Londra è LA città dei busker ma, finalmente, anche Milano sta regolarizzando sempre di più l’arte di strada permettendo agli artisti di prenotare, in modo trasparente, degli spazi in cui mostrare a tutti la loro arte. Interessante l’iniziativa, inoltre, in collaborazione con Open Stage, di Sound Undergorund (promossa anche da Warner, una delle tre major discografiche) spazio in cui gli artisti hanno a disposizione tutta la strumentazione per dare vita ad un vero e proprio concerto nelle principali stazioni della metro.
Insomma, cara Giulia e cari tutti voi che sostenete il suo commento, il busking non è inquinamento acustico è arte che emoziona e unisce, che colora le strade rendendole meno grigie. Fermatevi quando sentite qualcuno cantare, suonare o ballare, fermatevi per due minuti, provate la loro stessa emozione e lasciategli anche solo un sorriso. Ve lo garantiamo, cambia la giornata a voi e a quei ragazzi che probabilmente girano l’Italia con una valigia piena di sogni.