Non ci sono più i videoclip di una volta. Sarà che le nuove generazioni non guardano più la televisione, sarà che la soglia di attenzione si è ridotta agli ormai famosi “15 secondi” (se non meno), ma il periodo d’oro di MTV prima e di YouTube poi sembra volto al termine. In questo articolo, allora, vogliamo omaggiare i video musicali del passato, ed in particolare quelli che, insieme ad atmosfere, outfit e coreografie che profumavano già di iconico alla prima visione, mettevano in scena delle vere e proprie storie, ed erano quindi paragonabili a piccoli film.
Non ce ne vogliano le pop star del momento: alcune, come Doja Cat, Dua Lipa, Lil Nas X ed Harry Styles, cercano effettivamente di portare avanti la tradizione, creando immaginari del tutto particolari, ma se i loro videoclip arrivano a molti, non arrivano comunque a tutti, perché il pubblico ormai si è disperso su altri media e altre piattaforme. Tuffiamoci dunque nel passato e vediamo una piccola selezione di videoclip, scelti tra quelli che hanno avuto una potenza e un livello di qualità tali da aver lasciato un segno indelebile nella cultura pop.
I videoclip-film più iconici
Lady Gaga – ‘Paparazzi’ (2009) e ‘Telephone’ (2010)
Non si può non partire da lei, regina dei videoclip negli anni 2010, e non si può non partire da quel gioiellino che sono i corti realizzati per i singoli ‘Paparazzi’ e ‘Telephone’, che sono l’uno il continuo dell’altro. Lady Gaga fa squadra con il regista svedese Jonas Akerlund per creare qualcosa di straordinario: uno spettacolo pop, che parte da episodi abbastanza macabri per dare sfogo a tutta la fantasia e la visione che la caratterizzano. Parola d’ordine: stravaganza.
Così, in ‘Paparazzi’ assistiamo alle vicende della famosa Lady Gaga che, scaraventata giù dal balcone dal suo fidanzato, medita la sua vendetta ballando in stampelle e armatura, arrivando poi ad avvelenarlo e a far impazzire tutti i paparazzi per lei.
Arrestata, la ritroviamo l’anno dopo nel video di ‘Telephone’ (vincitore di 3 MTV VMAs): Gaga viene portata nel carcere femminile, dove si intrattiene tra un paio di occhiali fatti di sigarette e balletti in lingerie nei corridoi. Arriva poi niente meno che Beyoncè a tirarla fuori, e insieme si dirigono in un diner, dove avvelenano tutti i clienti, per poi scappare sulla “pussy wagon” – citazione di “Kill Bill” di Tarantino. Il video termina con un “To be continued…”, ma noi, 13 anni dopo, stiamo ancora aspettando.
Katy Perry – ‘Last Friday Night (T.G.I.F.)’ (2011)
Da una regina dei videoclip ad un’altra. Anche Katy Perry si è distinta negli anni ’10 per produzioni di alto livello, capaci di creare scenari entrati nei ricordi di più di una generazione. Leggero, colorato ed ironico, il corto di ‘Last Friday Night’ è sicuramente uno dei migliori della cantante.
Diretto da Marc Klasfeld, il video ci trasporta nella vita di una teenager americana, che, come da clichè, da timida ed insicura per via del suo look poco curato, corredato da apparecchio e occhiali spessi, si trasforma nella sua versione più glamourous, con tacchi (rigorosamente di due colori diversi) e succinti vestiti fluo, e si lascia andare ad una notte di festa pazza. Il risveglio al mattino dopo è a dir poco scioccante, ma il ricordo della serata passata rimane elettrizzante. Due dettagli fanno scendere una lacrimuccia di nostalgia: il product placement a Just Dance, popolarissimo gioco per la Nintendo Wii di quegli anni, e il cameo di alcuni attori del cast della serie televisiva “Glee”.
Taylor Swift – ‘Bad Blood’ (2015)
In quanto a videoclip, anche Taylor Swift non si è mai risparmiata e ha sempre regalato delle vere e proprie perle. Ancora di recente, nel 2021, in concomitanza con la reincisione del suo brano del 2012 ‘All Too Well’, questa volta nella versione da 10 minuti, la cantante americana ha scritto e diretto un vero e proprio short film che le è valso due MTV VMAs e un Grammy. Noi qui vogliamo però ricordare un lavoro di qualche anno fa, un po’ meno impegnativo sul lato emotivo, molto pop, e che, alla sua uscita, ruppe il record di video musicale più visto nelle sue prime 24 ore.
Con la regia di Joseph Kahn, ‘Bad Blood’ è una piccola e ironica “epica” della seconda metà degli anni ’10, che ci immerge in una Londra distopica, e ci racconta lo scontro tra Catastrophe (Taylor Swift) e la sua ex-amica Arsyn (interpretata da Selena Gomez). Seguendo Catastrophe nella preparazione della sua vendetta, si assiste ad una vera carrellata di icone dello spettacolo: oltre a Kendrick Lamar che rappa nel brano, si forma un piccolo esercito in cui compaiono Gigi Hadid, Zendaya, Ellie Goulding, Cara Delevingne, Ellen Pompeo, Hailee Steinfeld, Jessica Alba, Cindy Crawford e tante altre, pronte a prendere parte alla battaglia esplosiva sul finale.
Madonna – ‘Material Girl’ (1985)
Facciamo però un passo indietro a dove tutto è iniziato: era il 1981 quando fu creato il rivoluzionario canale MTV, dedicato interamente alla trasmissione di video musicali. Da allora, gli artisti pop si sbizzarrirono a creare videoclip sempre più elaborati, innovativi ed originali. Lady Gaga e le altre sono quindi le eredi di una lunga storia, scritta da stelle della musica anni 80, come Madonna.
Vera definizione del termine “iconico”, il videoclip di ‘Material Girl’, diretto da Mary Lambert, è un omaggio al cinema hollywoodiano, è un’esplosione di colore e luccichio, e contiene anche una morale. In un sensuale abito fucsia con lunghi guanti, ricoperta di diamanti e circondata da begli uomini, Madonna interpreta un’attrice che ripropone la celebre sequenza di “Diamonds are a girl’s best friends” di Marylin Monroe, giocando sull’essere una donna materialista. Tuttavia, si lascia poi conquistare da un produttore che sul set la corteggia con la semplicità di fiori di campo e un vecchio pick-up.
Micheal Jackson – ‘Thriller’ (1983)
Chiudiamo questa breve lista con il re assoluto dei videoclip musicali, un genio dotato di visione straordinaria e un talento unico, Micheal Jackson. L’idea stessa che il videoclip potesse spingersi ben oltre ad un insieme di immagini di promozione, per diventare un vero e proprio corto cinematografico che raccontasse una storia, è nata proprio con lui.
Ed è stato sempre lui ad impuntarsi con la sua casa discografica per produrre un videoclip che passerà alla storia, quello di ‘Thriller’. Colpito dal regista John Landis, Micheal Jackson lo chiama a sè per dare vita ad un corto horror della durata di circa 13 minuti, che giochi sull’ironia e sui colpi di scena, sullo sfondo di un numero di spettacolo incredibile.
Dalle scene del film anni 50, al risveglio degli zombie nel mondo “reale” degli anni 80, tutto, costumi, scenografia e coreografie hanno segnato il nostro immaginario. Vincitore di 3 premi alla prima edizione degli MTV VMAs nel 1984 e di un Grammy, ‘Thriller’ è solo uno di una lunga serie di short film di alto livello della carriera del re del pop.